Agricoltore avvelenato dal diserbante, condannata la Monsanto
La multinazionale Monsanto è stata ritenuta colpevole dal Tribunale di Lione di avvelenamento chimico ai danni di un imprenditore agricolo che aveva citato in giudizio l’azienda biotech per non aver fornito in etichetta adeguate informazioni sui potenziali rischi per la salute derivanti dall’utilizzo del diserbante. Una successiva perizia sulle condizioni di salute dell’agricoltore francese ordinata dai giudici francesi stabilirà l’entità del risarcimento. Il fatto risale al 2004 quando Paul Francois, questo il nome dell’agricoltore transalpino, accusò problemi neurologici quali perdita di memoria, mal di testa e balbuzie in seguito all’inalazione del potente diserbante Lasso prodotto dalla multinazionale ma oggi considerato dall’Ue nocivo per la salute. Secondo gli addetti ai lavori la sentenza viene a costituire un’importante precedente anche per altri casi. Numerose, infatti, sono state in questi ultimi anni le denunce di agricoltori francesi alle quali non è stato dato seguito a causa della difficoltà nello stabilire chiari collegamenti tra le patologie lamentate e l’esposizione alle sostanze, mentre i casi simili segnalati al sistema previdenziale francese sono circa duecento all’anno. |
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