il Punto Coldiretti

Assoconfidi, nel 2009 garantiti 20 miliardi di finanziamenti alle Pmi

Finanziamenti garantiti per oltre 20miliardi di euro, con un aumento dell’operatività di oltre il 28% in un anno. E’ il bilancio dell’attività nel 2009 di Assoconfidi, l’associazione che riunisce i consorzi fidi delle federazioni promosse da Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confindustria, Confapi, Confcommercio, Confesercenti e Coldiretti.

Un sistema a cui aderiscono circa 1,148 milioni di imprese, praticamente il 25% delle aziende operanti in Italia. I consorzi fidi hanno rappresentato dunque, sottolinea Assoconfidi, una vera e propria ”ancora di salvezza” per le piccole e medie imprese nel corso di un 2009 che ha visto grandi difficoltà nell’accesso al credito.

Complessivamente infatti i 312 confidi del sistema Assoconfidi hanno garantito finanziamenti per circa 45 miliardi (di cui 20 solo nel 2009); il volume delle garanzie in essere è pari a circa 22 miliardi(+21,15% rispetto a quanto registrato nel 2008), di cui 9,4 miliardi rilasciate nel 2009. L ‘incremento dell’operatività rispetto al 2008 è stato pari al +28%.

I consorzi di garanzia collettiva – sottolinea ancora Assoconfidi – hanno dunque ”contribuito ad attenuare l’impatto delle crisi per le piccole e medie imprese sul fronte dell’accesso al credito” oltre ad aver ”favorito l’applicazione della moratoria dei debiti e fronteggiato l’aumento delle insolvenze”.

Proprio per questo l’associazione chiede a Governo e Parlamento di ”potenziare il ruolo di facilitatori all’accesso al credito per le Pmi svolto da questi strumenti” attraverso tre interventi prioritari: il rafforzamento patrimoniale dei confidi, una semplificazione normativa che eviti inutili duplicazioni di adempimenti già svolti dalle banche e dagli intermediari finanziari el’applicazione di modalità di vigilanza e controllo specifiche.

Sul fronte della patrimonializzazione, Assoconfidi chiede in particolare modifiche normative che consentano la partecipazione al proprio capitale non solo da parte dei soci, ma anche di soggetti terzi, come ad esempio le Camere di Commercio, le Finanziarie locali (regionali, provinciali, ecc), ecc. Tra le ipotesi avanzate dall’associazione anche l’utilizzo dei fondi precedentemente destinati ai Tremonti bond.

”In questa fase di difficoltà per l’economia – rileva ancora Assoconfidi – i confidi stanno vivendo anche un momento di profonda trasformazione e riorganizzazione: la scadenza di dicembre 2009 del termine per l’iscrizione obbligatoria nell’elenco degli intermediari finanziari ha infatti ai confidi che raggiungono i requisiti previsti dalla legge rilevanti investimenti economici e organizzativi”.

Ben 40 consorzi fidi del sistema Assoconfidi, infatti, hanno presentato la domanda per l’iscrizione nell’elenco speciale; circa 8 – secondo quanto riferito nel corso di una conferenza stampa di Assoconfidi – hanno già ricevuto l’ok della Banca d’Italia.

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