Criteri più chiari su vanti salutistici dei prodotti alimentari
Dopo vari incontri con i soggetti agroalimentari (in occasione dei quali Coldiretti ha mandato le proprie indicazioni), sembra che l’Agenzia Alimentare Europea sia ormai in punto di dare un responso “unificato” sia per le etichette alimentari sulla salute cosiddette generiche, sia per quelle che specificamente promettono di ridurre rischio di malattia. Coldiretti aveva chiesto già da tempo sia un’azione sui vanti per le proprietà salutistiche di frutta e verdura, sia per la promozione in quanto tale della Dieta Mediterranea, oltre alla richiesta di poter includere categorie alimentari più ampie rispetto a singoli prodotti industriali. L’Efsa ha annunciato che il livello di evidenza scientifica richiesta sarà elevato, e che in caso di rigetto di etichette, avrà una comunicazione più diretta rispetto al passato con i soggetti economici che hanno proposto l’etichettatura. Il Presidente del Panel sulla nutrizione di Efsa ha dichiarato che in Europa, a differenza di quanto accade ad esempio negli Usa, non vi saranno indicazioni di salute con diversi gradi di evidenza, ma un unico criterio (sì/no). Questo dovrebbe avvantaggiare i soggetti che più di altri hanno capacità di fare ricerca e produrre (buoni) risultati ma, ad oggi, ha portato alla mancata accettazione di circa l’80% delle etichette presentate. Uno degli aspetti più delicati e controversi riguarda il “soppesare la totalità dell’evidenza scientifica disponibile”, processo che implica inevitabilmente giudizi di valore non strettamente scientifici e che di conseguenza, ha sollevato parecchie polemiche. Rimane da verificare come alla prova dei fatti (e del mercato) le etichette della salute saranno in grado di orientare e migliorare i consumi degli europei. |