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Dop e Igp “promosse” da Siner-Gi: creano sviluppo e tutelano la biodiversità

Si è tenuta a Ginevra il 23 e 24 giugno scorsi l’ultima sessioni del progetto Siner-Gi, finanziato dalla Commissione Europea per gli anni 2005-2008 e di fatto il maggiore progetto – non solo europeo, ma internazionale – sui prodotti tipici.

Tra gli ambiti di ricerca, l’impatto economico delle Dop e Igp, le problematicità riscontrate, e gli aspetti di interesse nel cercare di stabilire questo sistema di qualità in Stati che non hanno in questo campo una consolidata tradizione,  come ad esempio nei Paesi balcanici.

Nel corso della conferenza si è discusso sulla sostenibilità delle produzioni tipiche, sulla loro capacità di traino sul territorio e sulla promozione indotta per le piccole e medie imprese. Aspetti socio-economici, legali, istituzionali e culturali legati alle condizioni di successo per i prodotti ad Indicazione Geografica sono stati approfonditi.

Il sistema che circonda le Indicazioni Geografiche può essere definito, stando a Dominique Barjolle di Agridea, come costituito da un insieme di attori che si impegnano efficacemente nel creare valore e migliorando il posizionamento dei prodotti tipici, organizzandosi collettivamente e riproducendo le risorse locali che stanno alla base dei prodotti stessi.

Filippo Arfini, dell’Università di Parma, nel presentare uno dei maggiori contributi del progetto, la Guida Siner-GI-Fao, ha sottolineato come la dimensione locale delle produzioni considerate consente di per se stessa una sostenibilità complessiva. Il titolo della Guida, di cui è stata presentata un’anteprima, è “Unendo persone, posti e prodotti: una guida per sistemi agricoli sostenibili, basati sulle Indicazioni Geografiche”. Nella pubblicazione si forniscono gli elementi utili per sviluppare marchi collettivi basati sull’origine e per portarli al successo.

Tra i più importanti risultati del progetto è la pubblicazione di un libro sulla globalizzazione e le Indicazioni geografiche. Si considera infatti come le Ig possano risultare utili, entro una cornice adeguata di strumenti, al fine di dare il via a processi di sviluppo locale. Sono stati al riguardo presentati vari casi di studio.

Un altro ambito di ricerca ha riguardato l’impatto delle Ig sulla capacità di preservare la bio-diversità. Tale risultato pare strettamente dipendente dal contesto geografico, ma in alcuni casi sembra aver dato buona prova di sé.

Tra i partner di Siner-Gi, l’Inra (Istituto nazionale francese della ricerca agronomica), l’Università di Newcastle, il Cirad (Centro di cooperazione internazionale nella ricerca agronomica per lo Sviluppo, Francia), l’Università di Wageningen, l’Università di Parma, l’Università di Edimburgo, il network internazionale per la promozione dei prodotti tipici, Origin, Agridea (Associazione Svizzera per gli studi in agricoltura), oltre all’Università di Lituania e ad Enitac (Scuola Nazionale Francese degli Ingegneri Rurali di Clermont-Ferrand).

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