Cresce il reddito agricolo nella Ue, ma con ritmi diversi
Il reddito degli agricoltori dell’Unione europea è aumentato tra il 2007 e il 2018, ma con andamenti differenziati a livello territoriale e in base alle attività produttive. E’ quanto emerge dalla relazione “Panoramica dell’economia agricola dell’Ue” pubblicata il 9 luglio dalla Commissione europea. Tra il 2007 e il 2018 il reddito agricolo medio Ue – spiega il report – ha raggiunto 35.300 euro per azienda agricola e 22.500 euro per unità lavorativa annua nel 2018 con un balzo del 41% rispetto al 2007. A sostenere l’aumento il maggiore valore della produzione agricola, sia per quanto riguarda le colture (+34%) che la produzione zootecnica (+36%). A livello territoriale il reddito più elevato per unità di lavoro anno è stato rilevato nel Nord-Ovest della Ue, quello più basso nella parte orientale. Le performance migliori le hanno messe a segno le aziende agricole impegnate nelle coltivazioni di grano, vino , ortaggi e latticini. I risultati meno brillanti per le aziende agricole a coltura permanente (esclusi i produttori di vino) e per quelle specializzate nell’allevamento di bestiame da pascolo. Un altro elemento messo in evidenza dall’analisi è che le aziende guidate da donne hanno registrato un reddito Ula inferiore del 38% rispetto a quelle gestite da uomini. Redditi più elevati anche del 59% sono appannaggio di aziende agricole gestite da imprenditori con maggiore formazione agricola. Una situazione che si verifica in tutti i Paesi Ue e in tutte le tipologie di azienda, indipendentemente dalla dimensione.
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