il Punto Coldiretti

Prandini all’europarlamento: “Sulla Riforma Pac vietato sbagliare”

“In relazione al dibattito in corso al Parlamento europeo, in particolare nella commissione agricoltura e sviluppo rurale (competente nel merito), sulle proposte di riforma della Pac, desidero esprimere alcune preoccupazioni della mia Organizzazione sui tempi incerti della procedura e sulle conseguenze che ne possono derivare”. Inizia così la lettera inviata dal presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, a tutti i parlamentari europei in merito alla prossima Politica agricola comune.

“La proposta di regolamento recante norme sul sostegno ai piani strategici della Pac – scrive Prandini – rappresenta una novità del modello di applicazione che necessita di un tempo adeguato per eseguire un dibattito approfondito tra le Istituzioni dell’Ue e Nazionali, e le rappresentanze degli agricoltori che dovranno mettere in pratica “sul campo” la nuova normativa che sarà approvata.
Riteniamo fondamentale che il Parlamento europeo, ed in particolare i membri della Comagri, nelle competenze attribuite in qualità di co-legislatore per i negoziati con Consiglio e Commissione, si facciano garanti del futuro dell’agricoltura e quindi dei i nostri agricoltori.

La necessità di regole chiare, semplici ed a lungo termine, rappresenta una condizione essenziale per i nostri soci agricoltori per poter investire in innovazione, sostenibilità e occupazione.
Purtroppo oggi ci sembra che il tentativo di giungere a tutti i costi ad una conclusione della procedura parlamentare in prima lettura prima della chiusura di questa legislatura stia prendendo il sopravvento sulla volontà di portare avanti una discussione approfondita sui contenuti.

L’agroalimentare europeo non si può permettere un esito approssimativo che potrebbe condurre a una Pac sbagliata, senza gli adeguati strumenti per produrre cibo di qualità in modo sostenibile, da un punto di vista ambientale, economico e sociale.
Le modifiche che saranno proposte dalla Comagri, tramite la procedura emendativa, dovranno essere discusse in modo inclusivo per raggiungere un accordo in linea con gli obiettivi di sviluppo e di crescita del settore agricolo ed agroalimentare dell’Ue e di semplificazione e di riduzione dei carichi burocratici che pesano sulle aziende che rappresentiamo, senza benefici tangibili per la sostenibilità del settore.

Questo sarà possibile solo attraverso un’analisi dettagliata ed approfondita delle conseguenze che le diverse proposte potrebbero avere: ma questo necessita tempo, oltre che condivisione.
Una poco attenta gestione dei tempi della procedura – conclude il presidente della Coldiretti – potrebbe compromettere quella che dovrebbe essere una discussione approfondita e ragionata delle opzioni messe sul tavolo dalla Commissione europea nella sua proposta di riforma della Pac”.

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