Pratiche sleali: pressing della Commissione sugli Stati membri
Pressing della Commissione europea sul recepimento della direttiva con le norme che vietano le pratiche sleali. La road map prevede infatti che entro novembre 2021 la Commissione presenti una prima relazione in merito al recepimento e all’attuazione da parte degli Stati membri della nuova normativa. Nel 2025 la Commissione presenterà poi una valutazione sull’efficacia della direttiva che si baserà, spiega una nota pubblicata il 30 aprile, sulle relazioni annuali degli Stati membri e sui risultati delle indagini della Commissione stessa rivolte alle parti interessate sullo stato delle pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare. Il 1° maggio è scaduto il termine fissato da Bruxelles per il recepimento della direttiva Ue adottata il 17 aprile del 2019. La normativa, ricorda la Commissione, garantisce la protezione degli agricoltori europei e dei fornitori di piccole e medie dimensioni contro pratiche commerciali sleali da parte di acquirenti più grandi nella filiera agroalimentare. Coinvolge dunque tutti i prodotti agricoli e alimentari vietando 16 pratiche commerciali sleali imposte unilateralmente. Tra queste, ritardi nei pagamenti e annullamenti dell’ultimo minuto di ordini per prodotti alimentari deperibili; modifiche unilaterali o ancora il rifiuto di contratti scritti. La Commissione precisa che altre pratiche saranno consentite “solo se soggette a un accordo iniziale chiaro e inequivocabile tra le parti: un acquirente che restituisce prodotti alimentari invenduti a un fornitore; un acquirente che addebita un pagamento a un fornitore per garantire o mantenere un contratto di fornitura di prodotti alimentari; un fornitore che paga per la promozione, la pubblicità o la campagna di marketing di un acquirente”. Con questa nuova normativa gli agricoltori e le loro organizzazioni possono denunciare pratiche sleali imposte dagli acquirenti. E’ prevista anche l’istituzione di autorità nazionali per trattare questi contenziosi. In Italia il 21 aprile scorso è stata approvata in via definitiva la legge di Delegazione europea che recepisce la direttiva europea. Un intervento fortemente voluto dalla Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore aggiunto lungo la filiera. |
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