il Punto Coldiretti

Ue, approvata la direttiva contro le pratiche sleali a danno degli agricoltori

Pagamenti in ritardo (oltre 30 giorni dal termine stabilito di consegna per i prodotti agroalimentari deperibili e superiore ai 60 giorni nel caso di non deperibilità), annullamento dell’ordine da parte dell’acquirente con preavviso breve (inferiore a 30 giorni) e che non consente al fornitore di trovare acquirenti alternativi ai suoi prodotti, modifica unilaterale delle condizioni di un accordo di fornitura, richiesta al fornitore di pagamenti che non sono connessi alla vendita e di indennizzi per deterioramento o perdita di prodotti agricoli e alimentari che si verificano quando sono già di proprietà dell’acquirente o comunque già nei suoi locali, rifiuto di confermate in un contratto scritto le condizioni di vendita, divulgazione illecita da parte dell’acquirente di segreti commerciali, minaccia al fornitore di ritorsioni commerciali quando il fornitore rivendica i suoi diritti contrattuali, addebito al fornitore del costo sostenuto per i reclami dei clienti anche se questi non ha alcuna responsabilità.

E ancora, la restituzione dei prodotti senza alcun pagamento, la richiesta di un pagamento per la messa a disposizione del mercato e di un contributo del costo degli sconti per la promozione e per la pubblicità, il marketing o per il personale impegnato ad organizzare gli spazi dove avviene la vendita dei prodotti.

E’ la lunga lista delle pratiche commerciali sleali messe al bando dalla direttiva approvata in via definitiva dal Parlamento Ue e seguita fin dall’inizio dal relatore il vice presidente della Commissione agricoltura dell’Europarlamento, Paolo De Castro. Arriva così al traguardo un intervento di cui potranno beneficiare tutte le aziende agricole e le industrie alimentari.

Un aspetto rilevante della nuova normativa è la tutela dell’identità del soggetto che apre un contenzioso per pratica sleale. Possono essere infatti le organizzazioni dei fornitori a presentare la denuncia per conto degli agricoltori danneggiati garantendo in tutto il procedimento l’anonimato del denunciante. Il provvedimento prevede che ogni Stato membro designi una o più autorità ,definite di “contrasto”, che dovranno applicare i divieti.

Il nuovo provvedimento punta così a sanare i rilevanti squilibri rilevati nella filiera agricola e alimentare tra fornitori e acquirenti. La commissione Ue ha infatti riconosciuto la necessità di introdurre un livello minimo di tutela, consentendo comunque agli Stati membri di adottare o mantenere (come nel caso dell’Italia dove è in vigore l’articolo 62 della legge n.27 del 2012) norme più severe.

L’agricoltura è un’attività particolarmente fragile perché al normale rischio commerciale si sommano le incertezze biologiche e meteo e dunque è fondamentale tutelare gli operatori da comportamenti sleali in una fase in cui il settore è sempre più orientato al mercato. La direttiva sarà adottata al massimo entro 24 mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Inoltre è previsto che la Commissione esprima una valutazione entro 4 anni dall’applicazione che potrebbe portare anche a una revisione del testo.

“E’ necessario sanare una ingiustizia profonda – precisa il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini – rendendo più equa la catena di distribuzione degli alimenti che vede oggi sottopagati i prodotti agricoli spesso al di sotto dei costi di produzione senza alcun beneficio per i consumatori”.

 

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi