il Punto Coldiretti

Ue, parte dall’Italia la rivolta contro il regolamento imballaggi

Parte dall’Italia, su impulso di Coldiretti, la rivolta dei ministri Ue contro la proposta di direttiva sugli imballaggi avanzata dalla Commissione Europea. Il nuovo regolamento rischia di cancellare dagli scaffali dei supermercati l’insalata in busta, i cestini di fragole, le confezioni di pomodorini e le vaschette da quattro frutti con mele o pere ma anche le bottiglie magnum di vino con un effetto dirompente sulle abitudini di consumo degli italiani e sui bilanci delle aziende agroalimentari.

Alla vigilia dell’ultimo consiglio Agricoltura e pesca il presidente della Coldiretti Ettore Prandini e il Consigliere Delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia hanno scritto al ministro Lollobrigida per segnalare le preoccupazioni per una norma che penalizza gravemente l’intera filiera agroalimentare.

“Così come formulata, oltre all’impatto economico sulle imprese e sui cittadini consumatori, rischia di originare gravi problemi di sicurezza alimentare a causa, non solo del riuso, ma anche di una inadeguata conservazione dei prodotti, con conseguente aumento degli sprechi e del possibile proliferare di agenti patogeni trasmissibili” si legge nella missiva.

“Inoltre, sempre più spesso i prodotti confezionati singolarmente garantiscono alti livelli di controllo e di rintracciabilità e contrastano, di conseguenza, i fenomeni di contraffazione. Al contrario, l’applicazione della vendita allo stato sfuso in alcune filiere come l’olio d’oliva favorirebbe in maniera significativa tali fenomeni di contraffazione. Per questo, rispetto alle criticità per il settore agroalimentare, abbiamo provveduto a raccogliere consenso lavorando con le nostre organizzazioni corrispondenti in Francia, Spagna Portogallo ed altri Paesi”.

Preoccupazioni fatte proprie dal ministro Lollobrigida che nella riunione con i colleghi europei ha evidenziato che la valutazione di impatto della Commissione sulla norma manca di necessari approfondimenti e che gli obiettivi di riutilizzo vanno ad accantonare il sistema di riciclo del quale l’Italia è la massima espressione. Inoltre, c’è il dato di fatto che gli imballaggi hanno il compito di garantire salubrità, igiene e conservazione adeguata ai prodotti ortofrutticoli e non è possibile farne a meno.

Sull’onda della posizione italiana molti altri Stati membri si sono detti preoccupati per le conseguenze che questo regolamento potrebbe avere in termini di sicurezza alimentare e di spreco alimentare, soprattutto per ciò che riguarda gli imballaggi per l’ortofrutta.

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