il Punto Coldiretti

Efsa, il latte di proseguimento non è meglio di quello di mucca

Il recente parere dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) sui cosiddetti “latti di proseguimento”, ovvero quelle formule destinate ai bambini dai 2 ai 3 anni, sfata un mito: non sono né migliori né più bilanciati del latte di mucca, ma costano invece tanto di più.  I consumatori della associazione inglese “Which?”, insieme ai membri del Parlamento Europeo,  avevano con forza posto sul tavolo la questione: come si fa a dire che i latti di proseguimento siano meglio di quello di mucca? Hanno un contenuto di zuccheri molto più elevato, così come il costo unitario al litro. E le vitamine e minerali presenti, non giustificano il costo.

Non solo: i consumatori inglesi avevano messo al centro della discussione anche i presunti benefici di un maggiore contenuto di ferro e un minore tenore proteico del latte di proseguimento in polvere. Giudicato positivo, in quanto – a differenza del latte vaccino – un consumo eccessivo di proteine in età precoce favorirebbe sovrappeso e obesità in età adulta. Ma ora tali dubbi vengono perlomeno ridimensionati.

E l’Authority, incaricata dalla Commissione Europea di rivedere la differenza in termini nutrizionali delle formule di proseguimento, ha pubblicato un primo parere in merito dal titolo “Nessun valore aggiunto rispetto a diete normali”. L’Efsa taglia la testa al toro su un tema delicato, a metà strada tra salute pubblica e marketing. La conclusione dello studio è che tali formule di proseguimento, per le quali peraltro manca una definizione univoca, non forniscono una migliore copertura di nutrienti rispetto ad una dieta normale. Circa la mancanza di una definizione legale, che porta con sé anche diverse composizioni delle formule, la Commissione è in forse se dare inizio o meno ad una nuova legislazione.

Nella sua valutazione scientifica, l’Efsa dichiara poi che alcuni nutrienti – come Omega 3, ferro e vitamina D, ma anche iodio – possono essere carenti per alcuni gruppi di bambini. E dichiara pure che le formule addizionate di tali elementi possono essere un modo per aumentarne l’assunzione. Ma non sono il solo: ci sarebbero alternative come latte di mucca fortificato, cereali integrati, integratori o l’introduzione anticipata nella dieta di carne e pesce e il consumo regolare di tali alimenti (che, a dire il vero, dovrebbe essere la soluzione preferibile).

La prossima opinione dell’Authority, attesa per aprile 2014, darà poi alla Commissione spunti ulteriori circa la più precisa composizione che dovrebbero avere queste formule di proseguimento, definendone i criteri normativamente come avviene per le formule da 1 a 6 mesi: la premessa, quindi, per una legislazione armonizzata in tal senso.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi