il Punto Coldiretti

Fao: dare un punteggio alle imprese alimentari che si impegnano per la salute

La proposta viene da Parigi ed è stata formulata durante il Terzo Incontro sulla Filiera Alimentare Ocse, che ha visto la partecipazione di attori pubblici e privati di varie nazionalità. E’ qui infatti che il Direttore della divisione statistica della Fao ha suggerito di dare un punteggio alle industrie di trasformazione alimentare in base all’impegno nel produrre alimenti salubri.

Una vera e propria valutazione, ma anche una rivoluzione, che renderebbe trasparente il comportamento delle grandi aziende di trasformazione che operano sui mercati mondiali. Oggi l’industria alimentare si focalizza sulla produzione di alimenti economici e a basso prezzo, ma dal discutibile valore nutrizionale mentre troppe poche risorse sono destinate a monitorarne il comportamento economico e verificare come questo si traduca in alimenti insalubri.

Nella stessa sessione, è stato suggerito conteggiare tutti i costi nascosti e posticipati che alimenti apparentemente economici hanno. Includendo aspetti ambientali, di salute, di sostenibilità a 360 gradi. E cercando di riequilibrare la filiera alimentare: oggi nel Regno Unito su 100 sterline spese dal consumatore per il cibo, solo 8 vanno agli agricoltori, mentre il 28% ai trasformatori, il 29% ai distributori e un 25% ai ristoratori.

Coldiretti il giorno prima aveva chiesto a Fao e Ocse di impegnarsi con la pubblicazione di un rapporto annuale per valutare i costi reali degli alimenti, considerando proprio i costi nascosti e “scaricati” su altri o posticipati. In base ad uno studio del 2008, un Big Mac dovrebbe costare addirittura 200 dollari, qualora si contassero e si volessero ripianare i costi di deforestazione, consumo idrico, emissioni di anidride carbonica, trasporti e danni sulla salute a lungo termine. Ora, suggerisce Coldiretti, bisogna stilare una lista di alimenti facilmente identificabili dal consumatore globale, e con costi visibili. In questo modo sarebbe più facile orientarsi verso scelte consapevoli e sostenibili.

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