Fitosanitari: armonizzati i limiti dei residui, garantita la sicurezza dei prodotti
A partire da settembre, sono in vigore i nuovi limiti massimi per i residui dei prodotti fitosanitari, fissati in modo omogeneo in sede europea nonostante l’attacco di Greenpeace che denunciava la scarsa sicurezza alimentare di alcuni di essi. Le critiche sollevate dall’associazione ambientalista non sono state accolte perché sarebbero basate su studi ormai superati dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare. Secondo la Direzione Generale Salute e Consumatori, i limiti massimi dei residui fitosanitari armonizzati dalla nuova legislazione europea sarebbero sicuri. La Commissione ha da poco stilato un sistema per armonizzare la massima quantità di residui di fitofarmaci consentiti per i prodotti alimentari presenti sul mercato interno. L’esigenza nasceva dalla disparità di tali limiti come precedentemente fissata dai singoli Stati nazionali (con 27 limiti massimi diversi nell’ambito dell’Unione); ciò si traduceva in una barriera commerciale all’interno degli stessi Paesi europei, superando la quale si dovrebbero a tutti gli effetti favorire le esportazioni. Il pacchetto legislativo Ue riguarda diverse sostanze attive, di cui si occupano le diverse normative (Dir. 2008/66 CE, Dir. 2008/69/CE, Dir. 2008/70/CE). La Commissione ha messo a disposizione un database (http://ec.europa.eu.sanco_pesticides/public/index.cfm) per controllare quali sono i nuovi limiti massimi dei prodotti, rispetto a quali colture; è disponibile anche un link alla legislazione di riferimento. |