Francia e Germania propongono una nuova fisionomia per la Sicurezza Alimentare
Forti critiche dai due principali Paesi fondatori dell’Unione sulla valutazione della sicurezza alimentare in Europa fatta dall’Efsa: per Francia e Germania la governance del rischio andrebbe oggi completamente rifondata, dando un maggiore spazio alle autorità nazionali. Il sistema dei Panel scientifici attualmente operanti all’interno dell’Agenzia europea andrebbe smantellato, per fare spazio ad una rete tra Agenzie nazionali incaricate della valutazione del rischio. A levare le voci più critiche sono stati Valerie Baduel, dell’Agenzia Francese per la Sicurezza Alimentare (Afssa) e Andreas Hensel della tedesca BfR. E’ stato proposto come modello per la valutazione del rischio l’Emea (Agenzia Europea per la Medicina), ma si potrebbe attuare su scala più vasta anche lo stesso metodo di valutazione Efsa dei pesticidi, perché mette in rete valutazioni del rischio condotte autonomamente dai diversi Stati, per poi arrivare ad una decisione collettiva. Il Foro consultivo composto dagli Stati Membri diventerebbe la principale sede entro cui verrebbe svolto il lavoro di Efsa. Il Direttore Generale della DG Salute e Consumatori, Robert Madelin, ha però difeso il modello dell’Agenzia europea sostenendo che ove ci fosse una maggiore partecipazione dei rappresentanti degli Stati membri, sarebbero possibili maggiori pressioni politiche. In ogni caso, l’approccio monolitico di Efsa nella valutazione del rischio è oggi nell’occhio del ciclone. Il conflitto di interessi di alcuni membri dei gruppi scientifici, insieme alla scarsa gestione delle opinioni divergenti, hanno creato un diffuso malcontento sull’operato dell’Agenzia. |