il Punto Coldiretti

Funghi porcini cinesi e pistacchi iraniani contaminati: maxi sequestri a Milano e Bologna

Cinque quintali di funghi porcini secchi, provenienti principalmente dalla Cina ma commercializzati come italiani, sono stati sequestrati dal corpo forestale dello Stato, nel corso di una vasta operazione condotta in Lombardia, Piemonte, Veneto e Campania.

L’operazione, denominata “Por-Cina”, ha avuto inizio lo scorso mese di novembre a Benevento, in seguito a un controllo amministrativo, e si è successivamente estera a tutto il territorio nazionale. I funghi erano venduti nei supermercati con etichette che riportavano in modo ingannevole il riferimento all’Italia come luogo di origine.

Già nei mesi scorsi Coldiretti aveva lanciato l’allarme proprio sul fenomeno dell’import di funghi dalla Cina, con un aumento del 317% degli arrivi nel 2011.

Dopo i funghi cinesi, a finire nel mirino sono stati i pistacchi iraniani. L’Ausl di Bologna ha provveduto al sequestro di 650 chili di prodotto risultato positivo ai controlli sulla presenza di sostanze contaminanti.

Le analisi effettuate hanno riscontrato un quantitativo di aflatossine del gruppo B di quasi 100 volte superiore al limite previsto dalla legge. Si tratta di sostanze cancerogene che possono svilupparsi sia nei campi di coltivazione che, successivamente, nelle fasi di trasporto e trasformazione del prodotto.

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