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I Ministri Ue: “Il nostro modello alimentare va difeso”

I Ministri agricoli dell’Unione si sono trovati d’accordo: il modello Ue, che punta su norme stringenti di Sicurezza Alimentare, Salute e Benessere Animale, va esportato e fatto rispettare negli accordi internazionali. Circa il fattore “competitività” del modello, all’ultimo Consiglio dei Ministri Agricolo tutti sono stati a favore di un approccio che parte dalla tutela della qualità e specificità europee, e non dei costi. Wto e Codex Alimentarius insomma sono avvisati.

Addirittura alcuni Stati Membri avrebbero chiesto regole di reciprocità, principio che almeno in parte e limitatamente alla Sicurezza Alimentare dovrebbe già valere, almeno sulla carta. Ma gli accordi bilaterali possono andare oltre e pure quelli multilaterali, mentre nuovi standard potrebbero essere ricercati con i paesi in via di sviluppo. Elena Espinosa, Ministro spagnolo dell’Agricoltura, ha commentato ai giornalisti che il dibattito sicuramente fornirà spunti per il futuro della Pac. Nel dibattito sono emersi poi molti spunti recuperati dal Gruppo di Alto Livello sulla Competitività della Filiera Agroalimentare e dal successivo Documento della Commissione Europea.

Alcune delegazioni nazionali hanno inoltre sottolineato l’importanza delle cosiddette “non trade-concerns”, ovvero tematiche non legate strettamente al commercio (questioni etiche, ambientali, di mercato del lavoro), da portare avanti nelle negoziazioni multilaterali. L’Irlanda ha sottolineato il rischio di esporre la produzione europea a prodotti del Sudamerica meno regolamentati e quindi meno costosi.

Ciolos, Commissario Europeo per l’Agricoltura, si è detto a favore della difesa degli standard produttivi europei, sottolineando che gli standard Ue sono un insieme di richieste non negoziabili di sicurezza alimentare da parte dei cittadini e di altre richieste su beni pubblici ambientali e di benessere e salute animale. Bisognerebbe quindi lavorare per convincere i partner commerciali dell’Unione ad adottare proposte simili.

Il dibattito è poi proseguito prendendo spunto dalla dichiarazione di Siviglia, documento proveniente dalle conferenze del 15-16 aprile circa la competitività del modello Ue organizzata a Siviglia. Insieme agli agricoltori, Stati Membri ed industria hanno portato avanti alcune idee per migliorare la competitività del modello europeo: tra le raccomandazioni, armonizzare il monitoraggio europeo dei prodotti importati, spiegare e promuovere le produzioni europee al Wto e alla Fao, nonché al Codex Alimentarius ed in altri ambiti, cercando la maggiore coerenza possibile e armonizzazione sulla legislazione alimentare europea a livello internazionale.

Lo sviluppo della cooperazione per portare paesi più poveri in linea con gli standard è stato il passaggio necessariamente conseguente, migliorando i meccanismi di arbitraggio su trasparenza degli accordi SPS (sanitari e fitosanitari) nel Wto.

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