il Punto Coldiretti

Il piano aziendale e la valutazione del merito di credito alla base dello sviluppo d’impresa

Per le imprese agricole impegnate ad attivare iniziative d’investimento, alcune delle quali accompagnabili da componenti d’intervento di finanza agevolata strutturale, sarà necessario approcciare alle questioni finanziarie in modo più tecnico e con un buon livello di consulting.

Già i PSR, ormai alle prove generali dei bandi, per regolamento comunitario prevedono che le istanze di intervento siano accompagnate da adeguati piani aziendali in grado di misurare e definire la sostenibilità e bancabilità delle iniziative progettuali di sviluppo.

Se da una parte le Regioni, quali Autorità di Gestione del PSR, saranno impegnate a fare valutazioni tecnico-economiche per la impegnabilità e spendibilità delle pubbliche risorse destinate a cofinanziare gli investimenti, d’altra parte Banche e Confidi saranno chiamati a svolgere un ruolo determinante nella misurazione della sostenibilità degli impegni e dei piani di rientro legati agli affidamenti di medio-lungo termine che sosterranno la finanza strutturale.

Sotto l’aspetto prettamente operativo CreditAgri Coldiretti ha voluto attivare un processo di omologa gestionale che permetta alle Imprese e agli Istituti Bancari di codificare gli scambi informativi utili a pianificare i processi di valutazione del merito di credito.

Il primo aspetto è legato alla strutturazione di un master di business plan circolarizzato nei mesi scorsi sul Sistema Banca attraverso una sinergia collaborativa instaurata con ABI – PattiChiari. Un dossier descrittivo e numerico che riflette in termini dettagliati la sintesi aggregativa delle diverse informazioni necessarie agli Istituti di Credito per valutare le iniziative e i progetti d’impresa da finanziare o cofinanziare.

I momenti informativi contenuti nel master BP sono riassumibili in sei macro aree:

 Impresa e area di business

  1. La gestione operativa
  2. La gestione finanziaria
  3. Le fonti di copertura finanziaria
  4. Il sistema delle garanzie
  5. I processi di monitoraggio

 Un secondo aspetto è legato alla strutturazione, determinazione, quantificazione e qualificazione delle consistenza patrimoniali attive e passive e la quantificazione delle componenti economiche positive e negative della gestione caratteristica ed extra, predisposto secondo uno schema semplice e di immediata lettura.

 

 

ATTIVITA’

PASSIVITA’

Attività liquide

Debiti a breve termine

Crediti a breve termine

Debiti a medio termine

Rimanenze finali di prodotti

Altri debiti a breve non bancari

Bestiame da carne

Altri debiti a MT non bancari

Terreni

Mutui Ipotecari

Fabbricati civili funzionali

Debiti v/erario

Fabbricati strumentali

Debiti previdenziali

Impianti

Ratei e risconti passivi

Macchinari

F.do TFR

Automezzi

F.do Ammortamento

Bestiame latte / carne

TOTALE PASSIVITA’

Altre immobil. Animali

 

Altre immobilizzazioni

CAPITALE

Partecipazioni

UTILE DI ESERCIZIO

Cediti a MT (contrib. PSR)

PERDITA DI ESERCIZIO

Investimenti finanziari

PATRIMONIO NETTO

TOTALE ATTIVITA’

TOTALE A PAREGGIO

COSTI

RICAVI

Costi di produzione

Ricavi di vendita

Rimanenze iniziali

Rimanenze finali

Salari e stipendi

Proventi finanziari

Godimento beni di terzi

Redd. extra agrarie

Quote di ammortamento

Proventi straordinari

Costi per servizi

Contributi ciclici

Interessi Passivi

Altre componenti di ricavo

Imposte e tasse

 

Oneri non IVA

 

TOTALE COSTI

 

UTILE DI ESERCIZIO

 

PERDITA DI ESERCIZIO

 

TOTALE A PAREGGIO

TOTALE RICAVI

La raccolta di queste informazioni, unitamente alla documentazione probatoria e certificatoria delle consistenze, costituisce già un importante corredo documentale idoneo ad attivare le valutazioni di alcune componenti patrimoniali ed economiche dell’azienda.

Intanto si pongono in evidenza le consistenze di Capitale Fondiario (terreni e fabbricati), di Capitale Agrario (Impianti, macchinari e animali) e del Circolante, e in secondo luogo si misurano le componenti di conto economico sia positive che negative.

Da questo processo si attiva poi la fase di riclassificazione che consente di misurare la capacità dell’impresa di generare Valore Aggiunto, ovvero Margine Operativo Lordo, e di quantificarne il Reddito Operativo una volta detratti i costi di ammortamento, di salari, stipendi e oneri sociali.

Dal Reddito Operativo siamo poi in grado di misurare eventuali altre componenti positive e negative di conto economico di natura non caratteristica e straordinaria per valutare se il Reddito Netto dell’Impresa deriva da attività caratteristiche o da componenti contributive cicliche (PAC) o da altre componenti di natura extra agricola o straordinaria.

Questi step e queste valutazioni costituiscono la base argomentale che accompagna il lavoro degli analisti chiamati a verificare oltre che la bontà tecnica dei progetti di sviluppo, anche la loro portabilità all’interno di un dato contesto aziendale sul piano prettamente finanziario.

Sul piano della assistenza e consulenza, la Rete CreditAgri Coldiretti, in accordo con il Sistema Bancario, oggi offre alle Imprese un servizio strutturato in grado di istruire e valutare le istanze di cofinanziamento secondo gli standard esposti, oltre che articolare, in termini di progettazione finanziaria e secondo linee di credito dedicate, un piano di copertura sostenibile. 

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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