il Punto Coldiretti

Indicazioni salutistiche, ancora in alto mare i “profili nutrizionali”

Nonostante siano da tempo già state approvate le indicazioni nutrizionali e salutistiche che è possibile utilizzare nella presentazione, promozione ed etichettatura degli alimenti – dal 13 dicembre scorso infatti, con l’entrata in vigore della lista delle menzioni ufficialmente riconosciute in tutto il mercato Ue, risultano bandite quelle non incluse nel regolamento Ce 432/2012 – manca ancora uno degli aspetti centrali della normativa armonizzata europea: la presenza dei cosiddetti “profili nutrizionali”, ovvero quelle soglie tecniche di determinati nutrienti “critici” (come grassi saturi, zuccheri, sale) che non dovrebbero essere superate se si vuole utilizzare al contempo un vanto di nutrizione o salute.

I profili nutrizionali, che la Commissione Europea avrebbe dovuto adottare entro lo scorso 19 gennaio 2009 (a norma dell’articolo 4 del Reg. Ce 1924/2006), in realtà non sono mai stati definiti nel dettaglio. Senza questi, il ricorso a vanti nutrizionali e salutistici è perlomeno dubbio. La ratio dovrebbe essere quella di non incoraggiare un consumo eccessivo di alimenti con troppo sale, zuccheri, grassi saturi, tramite vanti nutrizionali e salutistici che sottolineino solo aspetti positivi del prodotto, nascondendone quelli potenzialmente negativi.

Il Commissario Europeo alla Salute Tonio Borg ha affermato nei giorni scorsi che attualmente la Commissione non è in grado nemmeno di stabilire e indicare un dettagliato piano temporale per l’adozione dei profili nutrizionali. E che vi sono ancora discussioni in corso. Allo stesso tempo, Borg non si è formalmente impegnato a completare la predisposizione dei profili entro la fine del mandato della Commissione Europea nel 2014. Ancora, Borg non ha risposto alla domanda di un membro del Parlamento Europeo (l’austriaco Richard Seeber) sui problemi che si è trovata ad affrontare la Commissione nel predisporre i profili. Ma che risultano in ogni caso abbastanza evidenti, se è vero che Borg non ha ribadito l’impegno a terminarne la stesura.

In ogni caso, i profili nutrizionali dovrebbero tenere conto delle abitudini alimentari delle popolazioni nazionali e subnazionali, con riferimento ai prodotti tradizionali (anche Dop, ad esempio) che sono fondamentali per raggiungere i fabbisogni nutrizionali. Borg si era inizialmente speso proprio per proteggere gli alimenti tradizionali dalla scure dei profili nutrizionali. Ma nell’ultima dichiarazione è stato decisamente più vago. Bisogna quindi vigilare perché alimenti tradizionali non vengano ingiustamente danneggiati dai profili nutrizionali, a tutto vantaggio di quelli industriali.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi