Istituito il tavolo per l’aggiornamento delle norme sull’etichettatura
Si è tenuto al ministero per lo Sviluppo economico (Mise) il primo incontro del tavolo tecnico di consultazione per l’attuazione del Reg. CE 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. Vi hanno partecipato – oltre a quelli dello stesso Mise – rappresentanti dei ministeri della Salute, delle Politiche Agricole, della Codliretti e delle varie associazioni della catena alimentare interessate. L’obiettivo era quello di individuare gli adeguamenti necessari per l’aggiornamento e la semplificazione della normativa nazionale (in particolare del D.lgs 109/92), alla luce del nuovo Reg. 1169/2011, che comporta alcuni nuovo obblighi per tutti gli Stati membri. I ministeri dello Sviluppo economico e della Salute hanno proposto una delega al Governo per aggiornare la normativa nazionale e valutare le differenze con il regolamento comunitario, per abrogare le parti eventualmente in contrasto o decidendo di conservarle nell’ambito della legislazione nazionale concorrente. L’aggiornamento comporterà anche un adeguamento del sistema dei controlli e delle sanzioni – ad esempio la delega nella Legge Comunitaria 2011 prevede inasprimenti, da un minimo di 500 euro e di 3 mesi di pena detentiva e ad un massimo di 500.000 euro e di 5 anni di pena detentiva – ma anche la necessità di eliminare le duplicazioni di adempimenti a carico degli operatori economici. Tra le questioni che ricadono nella possibile legislazione nazionale concorrente, di particolare interesse è l’art.39 (comma 2) del Reg. 1169, in base al quale “gli Stati membri possono introdurre disposizioni concernenti l’indicazione obbligatoria del paese d’origine o del luogo di provenienza degli alimenti solo ove esista un nesso comprovato tra talune qualità dell’alimento e la sua origine o provenienza (…) gli Stati membri forniscono elementi a prova del fatto che la maggior parte dei consumatori attribuisce un valore significativo alla fornitura di tali informazioni”. Nel corso della riunione, Coldiretti ha ricordato che è opportuno attivarsi per far ripartire concretamente l’applicazione della Legge 3 febbraio 2011 n.4 sull’origine, sia a livello comunitario che nazionale, poiché la Commissione – secondo quanto previsto dal Reg. 1169 – dovrà applicare entro il 13 dicembre 2013 l’obbligo di indicare il paese d’origine o luogo di provenienza per le carni suine, ovi-caprine e pollame (fresche, refrigerate o congelate). In tal senso, è fondamentale incidere sulla Commissione stessa che deve decidere il livello di dettaglio delle informazioni in etichetta, su cui nei prossimi mesi farà realizzare uno studio di impatto. |
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