il Punto Coldiretti

La Commissione Ue lancia una nuova proposta sulla salute degli animali

Definendo l’attuale legislazione alimentare e mangimistica “la bibbia”, la Direzione Generale della Salute e Consumatori della Commissione Europea ha annunciato una nuova, più precisa legislazione sulle malattie e sulla salute degli animali.

A parlare è stato il Direttore Generale Paola Testori Coggi, che ha indicato una strada di semplificazione ma allo stesso tempo capace di tenere il passo con l’evoluzione delle malattie animali. La prevenzione sarebbe uno dei capisaldi della nuova legislazione, insieme ad una serie di principi comuni. La definizione di chiare responsabilità dovrebbe essere uno di questi principi.

La Testori Coggi ha riconosciuto come la salute animale si presenti in modo variegato nell’Ue a 27, e che il cambiamento di clima potrebbe avere effetti non ancora pienamente compresi, come la diffusione delle malattie. La Blue Tongue ad esempio, si sarebbe diffusa ad una velocità di 5 chilometri al giorno.

Oltre al cambiamento climatico, una sfida pressante sarebbe costituita dalla necessità di aumentare la produzione alimentare del 50%: ciò richiede un approccio completamente nuovo nell’organizzare la stessa produzione animale mantenendo alti standard di sicurezza e senza facilitare la diffusione di malattie.

E’ stata inoltre sottolineata la necessità di interventi rapidi; il tempo di reazione utile dovrebbe essere di alcune ore, considerando la possibilità di bloccare i movimenti animali per limitare il contagio.

La Direttrice avrebbe poi ripreso il tema delicato della vaccinazione, sostenendo che va considerata come una risposta quando fosse necessario. Ultimo aspetto toccato: la sostenibilità dei costi della diffusione di malattie animali e la condivisione degli stessi tramite opportuni schemi, ancora da definire.

Il tema delle nuove malattie animali è stato sollevato da Juan Lubroth, della Fao, con particolare enfasi e ha ricordato come malattie fino ad oggi registrate nelle zone tropicali (come la Febbre della Rift Valley), potrebbero rapidamente arrivare in Europa nel giro di qualche anno. Un altro problema sarebbe costituito dal traffico illegale di selvaggina, come sostenuto da un rappresentante del Copa Cogeca.

Per sviluppare un vaccino efficace spesso possono servire anche una decina di anni, mentre ben l’80% delle malattie umane si originano normalmente dal regno animale. Insomma, la prevenzione e pratiche di allevamento adeguate possono rappresentare la vera difesa, laddove la vaccinazione e le medicine sollevano ancora vari problemi (oltre ai tempi di sviluppo: le preoccupazioni dei consumatori, la presenza di medicine “false”, la resistenza agli antibiotici).

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi