il Punto Coldiretti

Le frodi alimentari prosperano con la crisi economica, Parlamento Ue in allerta

L’avvertimento arriva da Esther De Lange, la deputata Ue responsabile del Report sull’Horsegate: le frodi alimentari sono ad un picco storico. E lo sono su tutta una serie di aspetti: il pesce di allevamento venduto come selvaggio, il convenzionale commercializzato come biologico, la carne con una determinata origine nazionale spacciata per carne di altri paesi. Questi comportamenti non sono però dovuti al caso, ma sembrano dovuti a “debolezze strutturali delle filiere alimentari” (con possibilità di alti guadagni e rischi di essere scoperti e poi sanzionati invece bassi). L’olio di oliva è al centro di queste stesse frodi, sottolinea la deputata. Il discorso della De Lange fa effetto, perché viene dall’Olanda, e non dalla stessa Italia. Segno che i problemi sono veri e sono globali, con una radice profonda nelle distorsioni causate dalle filiere alimentari contemporanee.

La deputata chiede così di tornare sulla definizione stessa di frode alimentare, che da un punto di vista giuridico è diversa in vari paesi Ue. Non sempre infatti si tratta di reato penale, ma di uno civile. L’idea di fondo è di arrivare ad una sanzione che sia almeno il doppio del vantaggio economico ottenuto dall’attività lucrativa. La proposta spiazza la Commissione, che aveva proposto semplicemente “sanzioni pari almeno al vantaggio commerciale ottenuto”.

Inoltre la proposta chiede di aumentare la tracciabilità di sistema: tutti coloro che a vario titolo partecipano di fatto alla produzione e commercializzazione di alimenti e ingredienti dovranno essere registrati come Operatori Alimentari e controllati di conseguenza. Il rapporto della De Lange, sebbene non sia in senso stretto una iniziativa legislativa, avrà un impatto sul Pacchetto dei Controlli Ufficiali (revisione del Pacchetto Igiene) sul quale il Parlamento Europeo ha poteri di co-decisione.

La Dg Sanco nel frattempo sta lavorando alla costituzione di un vero e proprio team anti-frodi. Lo scorso aprile aveva infatti corretto  con un nuovo paragrafo il sistema ufficiale dei controlli, aggiungendo, all’articolo 2, nuove disposizioni per un piano multi-annuale di controlli dedicato proprio alle frodi (intese come violazioni intenzionali della legislazione per profitto economico). Il sistema lavorerà a stretto contatto con Europol e con Olaf. Probabilmente saranno anche contattati gli stakeholders in grado di fornire informazioni sensibili.

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