il Punto Coldiretti

L’Efsa denuncia: rischio alimentare sempre più globale

E’ appena stata pubblicata dall’Efsa la relazione sulle attività dell’anno 2007. “Il villaggio globale produce agenti patogeni e contaminanti che non rispettano nessun confine nazionale e nessuno Stato membro può ritenersi soddisfatto della propria condizione di sicurezza alimentare”, è scritto nell’introduzione al testo. Nei discorsi di presentazione – tenuti dalla direttrice esecutiva Catherine Geslain Lanelleè e da Patrick Wall (presidente del Cda) – si è sottolineata la dimensione ormai globalizzata del rischio alimentare, con difficoltà e nuove sfide in capo all’Agenzia di Parma.
La Direttrice Esecutiva si è detta orgogliosa del lavoro fatto nel 2007, con oltre 1600 richieste di autorizzazione all’uso di sostanze e l’adozione di 684 pareri scientifici, e ha dato il benvenuto alle 100 nuove  persone arrivate a lavorare per l’Agenzia.

Riorganizzazione interna
Efsa ha vissuto nel corso del 2007 una vera e propria rivoluzione. Dell’aumento delle risorse umane si è detto. Interessante è poi osservare come oggi il personale dedicato alle attività scientifiche sia in proporzione più alto che non nel passato, con ben il 54% delle risorse che vi risulta coinvolto. Inoltre, sono state create nuove unità operative, non strettamente tematiche, per fronteggiare aspetti delicati. Tra questi, il dipartimento della Valutazione del Rischio

Aumento della produzione scientifica
L’Efsa ha incrementato del 63% rispetto al 2006 la propria risposta scientifica. Nonostante nel documento si sostenga che la maggiore parte delle opinioni date dall’Efsa sono in risposta a richieste della Commissione, i dati sembrano dire altro: pubblicando 200 tra opinioni e pareri scientifici, ma analizzando 1.000 nuove richieste di autorizzazione. Insomma, ancora oggi l’Efsa è mossa dalla spinta dell’industria. Il 50% delle richieste di consulenza scientifica rivolte ad l’Efsa è relativo ai materiali di contatto, additivi, aromi e coadiuvanti tecnologici.

Qualità e indipendenza scientifica
L’Agenzia ha messo a punto un sistema per misurare la qualità della propria produzione scientifica, in modo da valutare qualità, utilità e obiettività dei propri pareri. Sono state infatti implementate nuove procedure per valutare l’indipendenza dei propri scienziati ed eventuali conflitti di interesse.  Di ciò si è detta orgogliosa la direttrice. La procedura prevede una dettagliata ricostruzione di finanziamenti, borse di studio o interessi di altro tipo in industrie attive nel campo di ricerca sul quale l’Efsa si muove. La dichiarazione di interessi non porterebbe da sola al conflitto di interessi, dal momento che i migliori scienziati disponibili sulla piazza spesso necessariamente transitano per l’industria. Tuttavia l’aspetto delicato riguarda il fatto che l’Agenzia potrà decidere caso per caso, quindi in modo discrezionale. Su questo aspetto non sono mancate critiche.

Cooperazione con gli Stati membri
Un tassello importante riguarda pure la cooperazione con gli Stati, ottenuta in vari modi. Non solo attraverso il Foro Consultivo, ma anche tramite i Focal Point, che consentono una vera partnership scientifica sul campo. Per favorire il dialogo, l’Efsa ha dato vita al proprio interno un’Unità di Cooperazione Scientifica; prosegue, inoltre, la collaborazione con laboratori nazionali autorizzati che prendono in carico i vari compiti di analisi.

Accordi per la valutazione del rischio alimentare con altre agenzie
In un mondo globalizzato è sempre più importante un approccio scientifico e mentale comune ai medesimi rischi alimentari. La definizione di protocolli di intesa con altre Agenzie, come la FDA americana, o con le Agenzie Neozelandese e Australiana e con la Commissione Giapponese per la Sicurezza Alimentare, sono la corretta premessa sia per velocizzare le risposte, sia per dare messaggi unificati in termini di fiducia ai consumatori di tutto il mondo. Inoltre l’Efsa coopera con Fao, Oms, e va verso forme integrate di valutazione del rischio con le Agenzie nazionali.

Velocità di reazione
Il Comitato Scientifico è stato utilizzato per produrre una consulenza in merito a quei casi in cui la velocità di risposta di Efsa diventa fondamentale per rassicurare i consumatori, mantenendo allo stesso tempo il più alto livello possibile di certezza scientifica. Così, è possibile oggi avere una “risposta rapida”,  ad opera del Comitato Scientifico; una “dichiarazione”, che include esperti dei gruppi scientifici, è preparata nel giro di alcuni giorni. Nel caso ad esempio dello scandalo del latte cinese contaminato, il meccanismo messo a punto ha dato ottima prova di sé, consentendo all’Efsa di guadagnarsi una nuova autorevolezza rispetto agli esperti della Commissione Europea.

L’attività dell’Efsa

Gruppo scientifico

domande ricevute

risposte

consultazioni

 pubbliche

Additivi aromi, materiali di contatto (AFC)

55

70

0

Salute e benessere animale (AHAW)

10

16

5

Agenti Contaminanti (CONTAM)

5

14

0

Mangimi (FEEDAP)

43

34

1

OGM (GMO)

38

6

1

Nutrizione e allergie (NDA)

16

25

1

Salute vegetale (PLH)

0

6

0

Fitosanitari (PPR)

6

10

1

Rischi biologici (BIOHAZ)

27

22

1

Comitato scientifico/Foro Consultivo

4

1

4

Unità valutazione rischio pesticidi (PRAPeR)0

0

0

46

Unità raccolta dati ed esposizione (DATEX)

0

0

3

Unità metodologica (AMU)

0

0

0

Unità per le zoonosi

1

0

0

Unità cooperazione scientifica

0

0

0

TOTALE

205

204

63

di stretto interesse agricolo

130

108

58

%

63,4

52,9

92,1

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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