il Punto Coldiretti

L’Ue chiede assistenza ad Efsa sul virus Schnallenberg

A seguito dell’aggravarsi dell’allarme per il virus Schmallenberg in Nord Europa – è di questi giorni la notizia confermata dal ministero dell’Agricoltura francese che ne è stata individuata la presenza in 29 allevamenti ovini nel nord est del Paese – la Commissione Europea ha richiesto all’Efsa (l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare) di dare assistenza scientifica  e tecnica sui possibili rischi dovuti alla malattia.

Il virus Schmallenberg – che prende il nome dalla cittadina tedesca dove è stato identificato per la prima volta lo scorso autunno – viene trasmesso attraverso le punture di zanzare e moscerini. Colpisce  prevalentemente gli ovini, ma anche bovini e caprini, causando febbre, ridotti rendimenti di latte e nei casi più gravi malformazioni congenite tra i nuovi nati. Finora ne era stata individuata la presenza in Belgio, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito.

Sulla base dei dati epidemiologici già in suo possesso e a quelli generati dagli Stati membri che  le verranno inviati, l’Efsa è chiamata a fornire una valutazione complessiva dell’impatto del virus sulla salute del bestiame, sul benessere e sulla produzione animale, insieme alla recensione delle più recenti informazioni riguardanti il virus stesso.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi