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Made in Italy, salgono a 252 i prodotti Dop e Igp

Con il riconoscimento comunitario come Indicazione Geografica Protetta dell’Agnello del Centro Italia, del Salmerino del Trentino e del Panforte di Siena, salgono a 252 le eccellenze del patrimonio agroalimentare italiano riconosciute come Dop e Igp dall’Unione europea.

L’Agnello del Centro Italia e il Salmerino del Trentino sono stati iscritti con i due Regolamenti di esecuzione (Ue) n.474/2013 e n.475/2013 della Commissione pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 24 maggio.

Il riconoscimento come Igp dell’Agnello del Centro Italia (frutto della selezione qualitativa effettuata sulle razze storicamente presenti nella zona centrale della nostra penisola) si riferisce ai capi di età inferiore ai 12 mesi ed è legato all’alta qualità delle carni ottenute da allevamento brado o semi brado degli agnelli. La zona geografica di produzione di questa eccellenza comprende i territori di Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana, Umbria e parte dell’Emilia Romagna.
 
Il Salmerino del Trentino è un pesce salmone appartenente alla specie Salmerino Alpino(Salvelinus alpinus L.) che vive nei piccoli laghi alpini e nei grandi prealpini dove ricerca acque profonde, fredde e ben ossigenate. Caratteristiche principali sono oltre al basso indice di corposità e al contenuto in grassi le proprietà della carne che si presenta tenera ed asciutta con un sapore delicato e privo di qualsiasi retrogusto. La zona di produzione di questa Igp comprende sia l’intero territorio della Provincia Autonoma di Trento che il comune bresciano di Bagolino.

Il Panforte di Siena è stato, invece, iscritto nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette con il Regolamento di esecuzione (Ue) n.466/2013 della Commissione del 7 maggio 2013 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il 22 maggio

Si tratta di un prodotto dolciario ottenuto dalla lavorazione di un impasto a base di farina, frutta candita, frutta secca, miele, miscela di zuccheri e spezie successivamente cotto in forno. Uno dei dolci più noti del nostro paese. Fin dall’ 800 rappresenta infatti, grazie al volume di esportazioni, fatturato e numero di addetti il fiore all’occhiello dell’intero territorio senese.

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