il Punto Coldiretti

Moria delle api, l’Efsa promuove il sistema Italia

Nell’ambito della cooperazione che l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) intrattiene con i diversi attori scientifici, è stato portato a termine uno studio per l’analisi delle cause della moria delle api, basato un progetto sistematico di mappatura del fenomeno su 24 Paesi Ue. Il fenomeno avrebbe causato negli ultimi anni una diminuzione stimata del numero di api mediamente del 10%, con punte del 20-35% in Francia e Belgio tra il 2007 e il 2008.

Le principali conclusioni vanno nella direzione di constatare la debolezza del sistema di sorveglianza a livello Ue e la mancanza di uniformità nella metodologia del sistema per rilevare i dati (con la conseguente impossibilità di comparazione tra Stati), ma anche di evidenziare la mancanza di rappresentatività dei dati a livello nazionale per la maggior parte dei Paesi Ue.

L’Italia, comunque, prende il massimo dei voti per il proprio sistema di sorveglianza, che nonostante sia recente e non ancora effettivamente implementato, dispone di un’ottima architettura. È infatti il modello italiano uno dei pochi (insieme a Germania, Danimarca e Inghilterra) a poter contare su dati rappresentativi.

Sebbene siano stati indicati vari fattori potenzialmente causa della moria, non è ancora stata detta l’ultima parola. In base allo studio, sarebbe stato rilevato che una elevata concentrazione di pesticidi è stata raramente identificata in relazione alla moria delle api nelle sue forme americane ed europea, sebbene eventi di tossicità acuta da pesticidi siano ben descritti durante la stagione produttiva. In ogni caso, rimane da indagare la questione di possibili interazioni sinergiche tra vari pesticidi e la presenza di effetti tossici nel lungo termine.

Altri aspetti biologici (parassiti, virus e batteri) soli o in combinazione tra di loro, sono stati chiaramente identificati come prioritari fattori nella moria delle api. E’ ad oggi riconosciuto il ruolo multifattoriale della moria delle api, ma mancano dati precisi circa i meccanismi di interazione e la gerarchia dei fattori stessi. Un aspetto ancora incerto riguarda infine la definizione di “colonia” di api, che attualmente annovera ben 17 distinti concetti, con diverse conseguenze da un punto di vista scientifico. Sono stati quindi richiesti nuovi studi e la produzione di circostanze più delimitate.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi