il Punto Coldiretti

Prende il via la revisione del “Pacchetto igiene”

Continuare ad escludere i piccoli quantitativi di carne e pesce forniti direttamente al consumatore o alla distribuzione dall’applicazione delle misure di igiene; maggiore semplificazione; permettere di continuare ad usare i metodi produttivi tradizionali; faciliatre l’operato delle aziende in zone svantaggiate; più chiarezza sui paesi terzi da cui si importano materia prima.

Sono alcuni dei “punti caldi”, secondo Coldiretti, che andranno inseriti nella proposta di revisione del cosiddetto Pacchetto igiene, la normativa comunitaria che comprende i tre regolamenti sui controlli ufficiali (reg. 852/2004 CE, reg. 853/2004 CE, Reg. 854/2004) e sulla quale la Direzione Generale Salute e Consumatori (Sanco) della Commissione Europea ha chiesto un parere alle parti economiche interessate.

La Commissione Europea aveva pubblicato un Rapporto sui principali risultati dell’applicazione del Pacchetto Igiene, mettendo in rilievo l’esperienza guadagnata. Nonostante il risultato sia da considerarsi complessivamente positivo, e che di conseguenza non sia necessario un maggiore adattamento del Pacchetto Igiene, alcuni soggetti (Stati membri o organizzazioni dei produttori) hanno suggerito aspetti da migliorare. Anche Coldiretti è stata sollecitata, tramite il Copa Cogeca, a fornire riscontri sullo stato di applicazione del pacchetto igiene.

La Commissione starebbe procedendo con una valutazione di impatto che dovrebbe accompagnare le prossime proposte legislative. Il questionario diramato, e che riguarda in particolare le attività di trasformazione, si focalizza sull’impatto sociale, economico e di salute, al fine di costituire possibili emendamenti per includerli nella proposta della Commissione.

Tra i punti di discussione figurano: possibili emendamenti sulle definizioni di preparati e prodotti a base di carne e pesce; una migliore e più chiara definizione di “carne separata meccanicamente”, in modo da uniformarne il significato in Europa; costi di ispezione; controlli sulle importazioni di prodotti multi-ingrediente; controlli necessari per le materie prime per prodotti ad alto grado di trasformazione.

I prossimi passaggi dovrebbero prevedere ulteriori consultazioni con le organizzazioni europee delle parti economiche interessate, per la seconda metà del 2011 e per la prima metà del 2012. Per la seconda metà del 2012, si attende la proposta della Commissione al Parlamento e al Consiglio, con una adozione da parte del Consiglio e del Parlamento non prima della fine del 2013.

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