Prezzi dal campo alla tavola, serve indagare sulle dinamiche di filiera
Il Parlamento Europeo ha recentemente pubblicato un report sulle dinamiche della filiera alimentare, dove vengono considerati sia la recente inflazione alimentare (e speculativa), sia i margini di reddito effettivamente corrisposti alla produzione agricola durante la stessa fase inflattiva. Il Comitato Agricoltura ha poi votato una risoluzione per studiare in modo sistematico questi margini, in modo da riequilibrare, laddove possibile, le posizioni di forza lungo la catena alimentare, favorendo una maggiore trasparenza informativa tra chi produce e chi compra. Al centro dell’iniziativa, l’evidenza che se oggi l’agricoltore riceve circa un quinto del prezzo finale di vendita, cinquanta anni fa ne recepiva circa la metà. In particolare, nella risoluzione vengono accusate le grandi catene della distribuzione organizzata globale, che spremono verso il basso i prezzi agricoli e acquistano un potere sempre maggiore di vita o di morte delle aziende agricole. Non solo i prezzi, ma anche le condizioni di acquisto, più o meno corrette, creano seri problemi alle aziende fornitrici (scontistica, listing fees, costi dell’invenduto, scaricamento dei costi di promozione al fornitore, sconti retroattivi, eccetera). Sono state pure attaccate le vendite sottocosto, che disorientano il mercato e costituiscono una forma di competizione scorretta, sfociando spesso in rendite monopolistiche da parte di chi ha maggiore potere contrattuale e finanziario. Il Parlamento Europeo, inoltre, chiederebbe alla Commissione – tramite la Direzione Generale “Competizione” – di studiare in profondità l’abuso di potere e la posizione dominante di alcuni dei maggiori gruppi della grande distribuzione in Europa. Concentrazione di settore ed eventuali cartelli sarebbero al centro delle preoccupazioni espresse. Inoltre si chiede espressamente la presenza di un sistema di sanzioni per coloro che hanno messo in atto comportamenti commerciali poco corretti. Un ulteriore strumento proposto è il Monitor su prezzi e intera filiera agroalimentare, per permettere una maggiore trasparenza, maggiore enfasi sui controlli circa la sicurezza alimentare dei prodotti alimentari che la Ue importa, e maggiore comunicazione al consumatore delle stringenti regole produttive che l’agricoltura europea sopporta in termini di benessere animale, regole ambientali e sicurezza alimentare. |