Produttori responsabili per le etichette: Europa divisa
Nell’ambito del processo di semplificazione della normativa Ue sulla etichettatura obbligatoria degli alimenti confezionati, si discute della possibilità di lasciare ai produttori la responsabilità finale sull’etichettatura. La proposta è partita della Presidenza della Repubblica Ceca e di fatto risulta essere un compromesso, visto che nella bozza originale del regolamento la responsabilità condivisa tra produttori e rivenditori dava adito a una certa ambiguità. Gli Stati Membri hanno accolto con difficoltà la nuova formulazione, con alcuni addirittura orientati a lasciare la piena responsabilità alla distribuzione. Un altro aspetto delicato riguarda le dimensioni delle diciture in etichetta. Oltre alla proposta originale di utilizzare un carattere minimo di 3 millimetri, si sta discutendo sul più ampio criterio della leggibilità e del contrasto cromatico come fattore guida. Ma anche qui non vi sarebbe consenso. Ancora, la difficoltà di indicare i valori nutrizionali per 100 grammi (ml per i liquidi) o invece per porzione d’uso complica le cose. La presidenza del Consiglio Ue vorrebbe un approccio per 100 gr/ml, che renderebbe più uniforme il confronto tra diversi alimenti da parte dei consumatori, mentre l’industria si è dimostrata in passato assai favorevole a indicare le quantità per porzione, che renderebbe più accettabile il contenuto di alcuni ingredienti “delicati” (grassi e zuccheri aggiunti, ad esempio). Un punto che ha invece visto una certa concordia è quello relativo all’etichettatura degli alimenti venduti sciolti, per i quali si pensa di indicare gli allergeni in modo obbligatorio. |