il Punto Coldiretti

Semaforo in etichetta, serve difendere il made in Italy

La previsione normativa del regolamento 1169 è molto chiara: la Commissione potrà adottare atti di implementazione per valutare la necessità di armonizzare le “forme addizionali di informazione” ai consumatori disposte a livello nazionale. Tali forme addizionali, previste dall’articolo 35 della norma, sono quelle che hanno consentito ai policy maker inglesi di adottare senza troppi problemi il già tanto criticato sistema dei “semafori in etichetta”, per dare un rating nutrizionale agli alimenti. Strumento contestatissimo, che ha sollevato un’ondata di reazioni in tutta Europa. Le accuse sono ormai ben note: impedire una libera circolazione dei prodotti alimentari “non pensati” per tale schema, ed in particolare, i prodotti agricoli “non riformulati” in base a scopi di migliore presentazione in etichetta.

Tuttavia, l’armonizzazione delle etichette volontarie da parte della Commissione Europea – prevista all’articolo 36, comma 4 – non ha tempi certi. Recentemente, una parte dei produttori Ue ha pertanto chiesto apertamente alla Commissione di essere consultata qualora tali forme addizionali di comunicazione vengano diffuse. La Commissione infatti è dotata del potere, mediante atti delegati, di provvedere alla “fornitura di informazioni volontarie sui prodotti alimentari”, al fine di “assicurare che i consumatori siano adeguatamente informati, quando operatori del settore alimentare forniscono informazioni volontarie sugli alimenti che sono contrastanti e possono indurre in errore o confondere il consumatore”.Uno sforzo di armonizzazione insomma, qualora diversi Stati membri decidessero di adottare misure nazionali simili a quella inglese, con rischio effettivo di una diffusa frammentazione del mercato interno.

Non a caso l’Italia, da sempre contraria allo schema inglese (Coldiretti già dal 2007 esprimeva dubbi), in occasione di uno dei recenti consigli dei ministri Ue ha ricevuto l’appoggio da altri paesi: molti si sono allineati alle richieste dell’Italia. Spagna, Lussemburgo, Repubblica Slovacca, Cipro, Francia, Portogallo, Grecia, Romania e Slovenia risultano infatti tutti contrari allo schema britannico.

Tra i motivi di maggiore critica, oggetto anche di interrogazioni parlamentari, la possibilità di discriminare gli alimenti della tradizione mediterranea, impedendo loro un accesso equo al mercato inglese. Altra critica, il fatto che in condizioni di forte concentrazione tra i maggiori retailer come nel caso inglese, una iniziativa volontaria finisce per diventare uno standard de-facto, con una restrizione ulteriore della libera concorrenza.

La contrarietà allo schema però non è stata espressa solo su base territoriale, con il Sud Europa in rivolta, ma anche su base “produttiva”. Gli agricoltori europei, a partire dagli stessi inglesi, sono assolutamente contrari a tale schema, in grado di penalizzare fortemente matrici alimentari agricole.

La Commissione Europea aveva risposto alle interrogazioni parlamentari lo scorso novembre 2012. Se da un lato aveva rigettato l’accusa di poca scientificità retrostante allo schema, non aveva del tutto rigettato la possibilità di un impedimento della libera circolazione dei prodotti alimentari. Demandando la verifica di tale condizione ad una analisi successiva. In ogni caso, come chiarito dallo stesso regolamento 1169, nel 2017 dovrà essere finalizzato un rapporto per dimostrare se davvero ci sono effetti distorsivi sul funzionamento del Mercato interno Ue.

 

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi