Vanti salutistici dei prodotti, ecco quali si possono inserire
L’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare ha pubblicato ben 442 vanti nutrizionali o salutistici, tra cui alcuni di estremo interesse per l’agricoltura italiana. Si tratta di una vittoria per l’Italia, che aveva aspettato anni per vedersi riconoscere alcuni vanti nutrizionali e salutistici su alimenti alla base della dieta mediterranea cui finora non era stato formalmente possibile vantare le proprietà benefiche delle nostre eccellenze produttive. Ma è anche un successo per gli alimenti e per i consumatori, che da tempo utilizzavano certi cibi nella consapevolezza di un loro valore positivo sulla salute, anche su consiglio di medici di famiglia o di altre fonti accreditate. Tra gli alimenti interessati alla pronuncia dell’Efsa, l’olio extravergine di oliva che potrà vantare gli effetti antiossidanti dei polifenoli contenuti. I polifenoli potranno fungere poi da indicatore anche di migliori caratteristiche produttive e di trasformazione dell’olio, contro l’attuale opacità informativa dell’extravergine omologato a scaffale (spesso venduto a prezzi inferiori ai 3 euro) dopo essere stato de-odorato. Questa possibilità, insieme ai valori più bassi di alchil-esteri nell’olio extravergine italiano, si configura come una vera e propria arma a tutela dei produttori dell’agroalimentare italiano di qualità. Ma diverse sono ora le possibilità di commercializzare i prodotti agroalimentari con vanti e indicazioni generiche di salute, come previsto dall’art. 13.1 del Reg. 1924/2006 CE. Le noci potranno vantare la presenza di grassi polinsaturi omega 3, riconosciuti nella loro capacità di controllare il colesterolo LDL (quello “cattivo”) e di mantenere così il buon funzionamento dei vasi sanguigni. Ci sono anche i 5 vanti sulla vitamina C con le relative promesse in termini di salute (arance, agrumi, kiwi, frutta e verdura con almeno il 15% della Dose Giornaliera Raccomandata di Vitamina C per porzione); alla promozione del ruolo di grassi monoinsaturi e polinsaturi; alle proprietà ormai riconosciute di anti-age della vitamina E, nonché dei suoi effetti antiossidanti. Complessivamente un buon bottino per l’agricoltura italiana che intende affacciarsi alla vendita diretta. I vanti appena approvati da Efsa sono definiti generici in quanto utilizzabili (a norma dell’articolo 13.1 e del regolamento 1924/2006 CE) da tutti gli operatori agroalimentari, in quanto non promettono scopi terapeutici ma piuttosto il mantenimento di fisiologiche funzioni del corpo umano (e anche psicologico/comportamentali) e più in genere il mantenimento della salute, includendo il controllo del peso e il dimagrimento. Pertanto non riguardano vanti indirizzati allo sviluppo dei bambini o alla riduzione di rischi di malattie. La normativa italiana Non bisogna quindi esagerare e soprattutto andare oltre la definizione ammessa scientificamente dall’Agenzia europea. In ogni caso, conviene rimanere fedeli ai vanti come menzionati nella tabella riportata, con il parere testualmente riportato, senza possibilità di alcun fraintendimento. L’elenco degli esclusi Licopene. Non potrà vantare proprietà protettive del Dna, antiossidanti e di protezione dagli ultravioletti; nonostante lo stesso progetto europeo Lycocard avesse dimostrato alcuni risultati positivi circa il carotenide. Mandorle. Già negli Usa sono commercializzabili con un vanto circa la salute cardiovascolare, ma non potranno vantare proprietà di mantenimento del normale livello di colesterolo a parte quelle riconducibili agli acidi grassi presenti. Quercetina. Non potrà vantare effetti protettivi sul Dna sui grassi dal danno ossidativo. Betacarotene. Contenuto in tutta una serie di frutti e verdure, non ha dimostrato sufficienti evidenze per la protezione del Dna e delle proteine e dei lipidi dal danno ossidativo. Non potrà nemmeno vantare proprietà di protezione della pelle dai raggi ultravioletti. Flavonoidi della mela. Non contribuiscono alla salute vascolare. Olio di mais. Non potrà recare indicazioni circa il mantenimento di normali concentrazioni di colesterolo nel sangue oltre a quelle che ci si aspetterebbe dalla normale composizione dei grassi dell’olio. Luteina. Carotenide presente in ortaggi, non proteggerebbe il Dna, le proteine ed i lipidi dal danno ossidativo, non proteggerebbe la pelle dai raggi Uv. Viene riconfermata la bocciatura del vanto sul mantenimento della normale capacità visiva. Un mix con la zeaxantina parimenti non avrebbe effetti benefici. Epigallocatechin-gallato. Non contribuisce al mantenimento di un normale peso corporeo. È una catechina del tè verde, la più famosa. Acidi grassi EPA e DHA (entrambi della famiglia degli omega 3). Non migliorano il tono dell’umore. L’Efsa promuoverà 3 ulteriori consultazioni pubbliche su vanti salutistici circa: ossa, giunture e salute orale; danno ossidativo e salute cardiovascolare; sazietà, controllo del peso e concentrazioni di glucosio nel sangue.
|
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.