Vanti salutistici, l’Efsa multerà chi “bara”
Nell’ultima sessione del Consiglio Direttivo dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) è riemerso con forza un tema proposto per la prima volta nei mesi scorsi da Coldiretti nell’ambito della Consultazione sulla Trasparenza nella Valutazione del Rischio la possibilità di comminare delle multe a quei partner industriali che rallentano i processi di approvazione, fornendo dossier scientifici incompleti o da integrare. Secondo Coldiretti questi comportamenti finirebbero per danneggiare le imprese virtuose che facilitano il lavoro di valutazione dell’Agenzia, mettendo tempestivamente a disposizione a disposizione tutti i dati. Il tema è stato sollevato dal presidente del Gruppo Nutrizione Efsa, Konstantinos Yazitzoglou, a proposito dei vanti salutistici avanzati da diversi produttori, che ne chiedono l’approvazione come forma di marketing. Molti dei fascicoli scientifici sottoposti all’Efsa sarebbero di scarsa qualità scientifica e addirittura privi di alcuni aspetti fondamentali nella procedura di valutazione. In altri casi si sono verificate palesi discordanze tra la documentazione scientifica presentata e l’inerenza al tema in questione; altri dossier, semplicemente, risultavano vuoti. In sede di Management board, Coldiretti aveva anche avanzato la proposta di considerare la salubrità di alcuni regimi alimentari nel loro insieme (come ad esempio la Dieta Mediterranea), ormai riconosciuti nei loro effetti protettivi per la salute insieme ai diversi livelli di evidenza scientifica disponibile per il mantenimento di una buona salute. Per raggiungere questo risultato si potrebbe seguire lo stesso metodo utilizzato negli Usa, dove vengono distinti i diversi gradi di evidenza scientifica disponibile (ad esempio, “certa evidenza” o “qualche evidenza”), in modo da non ingannare i consumatori e allo stesso tempo permettere loro una scelta consapevole rispetto ai risultati già confermati dalla comunità scientifica nel legame tra cibi e salute. |