il Punto Coldiretti

Vanti salutistici, occorre tutelare imprese e cittadini

“Occorre bilanciare la proprietà intellettuale delle multinazionali con la tutela della salute dei cittadini europei”. Coldiretti si è fatta sentire, nell’ambito della consultazione pubblica indetta dalla Commissione Europea (Direzione Generale Salute e Consumatori) sui vanti salutistici, in risposta alle Opinioni Scientifiche di Efsa, l’Agenzia per la sicurezza alimentare.

Ricordiamo che i pareri di Efsa, relativi alla autorizzazione di vanti salutistici di riduzione del rischio di sviluppare malattie, riguardano forme speciali di proprietà intellettuale. (art. 14 del regolamento 1924/2006).

Coldiretti ha chiesto con forza che:

–          Vanti relativi a categorie alimentari (es, frutta, verdura, latticini) non ulteriormente caratterizzate possano rimanere a disposizione di tutti i produttori agroalimentari, nel poter illustrare ai cittadini consumatori le proprietà salutistiche e di prevenzione del rischio di sviluppare malattie di detti alimenti. Sarebbe infatti inopportuno, per motivi di salute pubblica, restringere tale possibilità solo agli operatori alimentari che fanno richiesta.

–          Vanti relativi alle diete, o a stili alimentari come ad esempio quella mediterranea, possano – in condizioni di certa evidenza scientifica – essere fatti valere rimanendo a disposizione di tutti i produttori agroalimentari, laddove le diete sono un patrimonio culturale collettivo, poco consono a regimi di privatizzazione della proprietà intellettuale;

–          Cibi agroalimentari freschi, sfusi e di stagione possano essere adeguatamente promozionati, bilanciando in questo modo le informazioni salutistiche che potranno essere fornite su alimenti confezionati.

–          Cibi che sono una fonte prioritaria di determinati nutrienti aventi un ruolo importante per la salute umana, possano fare vanto di “fonte principale di…” seguito dal nutriente e dagli effetti di mantenimento della salute. Questa attività dovrebbe essere svolta dalla Commissione Europea, a prescindere dalle proposte avanzate precedentemente dagli Stati nazionali (come sarebbe previsto dalla legislazione in atto). Motivi di salute pubblica parimenti vengono suggeriti da Coldiretti.

Coldiretti chiede poi un’attivazione forte della Commissione Europea, nel bilanciare l’interesse delle Piccole  medie imprese dei consumatori rispetto ai diritti di proprietà intellettuale fruibili solo da pochi attori economici. I commenti che Coldiretti ha inviato fanno parte di una comunicazione complessiva alla Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, che riguarda tra l’altro le Linee Guida Nutrizionali (Food Based Dietary Guidelines) e i Valori Nutrizionali di Riferimento (DRV).

L’interesse della produzione agroalimentare si salda in modo chiaro a quello dei cittadini.

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