Commissione Ue: alle zone rurali servono infrastrutture
L’agricoltura è il motore delle aree rurali per le quali l’esigenza più pressante è oggi rappresentata dagli investimenti in infrastrutture. Sono questi i principali elementi emersi dalla consultazione pubblica on line sulla visione a lungo termine per le zone rurali che si è conclusa il 30 novembre scorso. La Commissione agricoltura Ue ha pubblicato le valutazioni dei 2.326 intervistati di tutti gli Stati membri che hanno fornito opinioni e proposte sulle zone rurali. I dati completi saranno resi noti a fine marzo. Le zone rurali della Ue oggi devono affrontare una serie di sfide che vanno dal ritardi nella connessione alla carenza di servizi e occupazione. Per questo la Commissione si appresta a pubblicare una comunicazione e avviare un dibattito con le istituzioni europee. L’obiettivo è impegnarsi “ in nuove azioni volte a migliorare il coordinamento delle politiche che interessano le zone rurali”. Dalle interviste è emerso che oltre il 50% degli intervistati considera le infrastrutture la priorità per tali zone. E’ ritenuto urgente anche l’accesso a servizi come acqua ed elettricità, banche e uffici postali. Gli intervistati, secondo la nota pubblicata il 15 marzo, ritengono che nei prossimi 20 anni “ l’attrattiva delle zone rurali dipenderà in gran parte dalla disponibilità della connettività digitale (93%), dei servizi di base e dei servizi elettronici (94%) e dal miglioramento delle prestazioni climatiche e ambientali dell’agricoltura ( 92)”. Lo stato di abbandono di infrastrutture e servizi fa sentire oggi abbandonati coloro che vivono nelle aree rurali europee.
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