Produzione agricola Ue, stime positive per l’export di vino e carni suine
Una stabilizzazione della produzione accompagnata da una crescita dell’export. Sono queste le previsione per il vino dell’Unione europea secondo il report sulle prospettive agricole a medio termine 2018-2030 pubblicato nei giorni scorsi dalla Commissione europea. A trainare l’aumento del vino made in Ue saranno spumanti e indicazioni geografiche. Le stime produttive sono positive anche per l’olio di oliva con una crescita dell’1,3% che dovrebbe portare a 2,3 milioni di tonnellate. La produzione europea, concentrata in Spagna, Italia, Portogallo e Grecia, rappresenta i due terzi della produzione mondiale, mentre è stimata in aumento la domanda del prodotto da parte dei mercati asiatici. Per quanto riguarda l’ortofrutta le previsioni segnalano un calo per le mele (da 12,7 milioni di tonnellate nel 2018-2019 a 12,4 milioni di t nel 2030), analoga flessione per le pesche e nettarine. Dovrebbe invece rimanere stabile la produzione di pomodoro fresco sostenuto dalla maggiore domanda di prodotti che evocano la dieta Mediterranea. Un altro elemento evidenziato dal report è la crescita della domanda di prodotti lattiero caseari europei nel mondo e secondo le stime entro il 2030 la Ue potrebbe coprire il 35% della richiesta globale con un incremento stimato di 330mila tonnellate di latte equivalente all’anno. Le proiezioni sul mercato della carne evidenziano un calo nel 2030 per le carni bovine, mentre si consolida la preferenza per le carni di pollo e di pecora. Anche se il report sottolinea che dal 2013 la produzione di carne bovina europea si è ripresa con un aumento dell’1,6% nel 2018. Tornando alla carne di pecora e capra nel 2030 si stima una produzione di 950mila tonnellate con un prezzo superiore rispetto a quello del periodo 2010-2017. A favore delle carni ovine giocano i migliori rendimenti per i produttori, il mantenimento dell’aiuto accoppiato e la ripresa della domanda nella Ue. Per quanto riguarda i polli entro il 2030 la produzione Ue dovrebbe attestarsi a 15,5 milioni di tonnellate contro i 14,2 milioni di tonnellate del 2018. Cresceranno poi le esportazioni di carni suine con un tasso di aumento dello 0,7% all’anno nel 2018-2030.
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